I dintorni
Sacra di San Michele
Monumento simbolo del Piemonte (legge regionale n° 68 del 1994), l’abbazia di San Michele della Chiusa venne fondata tra il 983 e il 987; essa è stata una delle più celebri abbazie benedettine dell’Italia settentrionale ed è tra i più grandi complessi architettonici di epoca romanica in Europa.
Posta lungo il cammino micaelico che da Mont St. Michel porta a S. Michele del Gargano, la sua attuale imponente costruzione, iniziata attorno ad una chiesetta tricora dedicata all’arcangelo Michele, venne edificata tra l’XI e il XIV secolo.
Soggetta ad una progressiva decadenza, nel 1622 vide la soppressione della vita monastica tra le sue mura. L’abbazia, adibita anche a fortilizio, fu danneggiata nel 1691 dalle truppe francesi di Catinat. Solo nel 1836 l’antico monastero riprese le proprie funzioni religiose, con l’arrivo della comunità dei padri Rosminiani che ancora oggi vi risiedono.
La Sacra di San Michele presenta elementi artistici ed architettonici unici, quali il portale dello zodiaco e lo scalone dei morti (XII sec.) e, all’esterno, il sepolcro dei monaci, mentre l’interno della chiesa abbaziale è impreziosito dalle sculture romaniche nell’area absidale e da numerosi affreschi del XV-XVI sec.
Il percorso di visita è arricchito periodicamente dall’apertura speciale della biblioteca, nata a partire dal 1836, anno di arrivo dei Padri Rosminiani sul Monte Pirchiriano, e del monastero vecchio, distrutto dalle truppe di Catinat sul finire del Seicento.
La biblioteca ospita attualmente circa 8000 volumi, con testi a partire dal XVII secolo, ed è consultabile su richiesta.