Centro Storico
Santuario della Madonna dei Laghi
Acquisito nel 1892 e da allora costantemente retto dai Salesiani, il Santuario nacque in realtà come fondazione cappuccina, a partire dal 1622, intorno ad una piccola chiesa, già officiata dagli Agostiniani del convento aviglianese e a sua volta sorta incorporando un antico pilone votivo, ornato da un affresco trecentesco con la Vergine che allatta il Bambino.
La tradizione collega l’esistenza di quei due primitivi edifici con l’intenzione votiva di Bona di Borbone e di Amedeo VI, il Conte Verde, connessa con la nascita, ormai insperata, del figlio Amedeo, il futuro Conte Rosso.
La costruzione dell’insediamento cappuccino, fermamente voluta e sostenuta congiuntamente dalla comunità aviglianese, dalla famiglia Berta e dalla corte sabauda, si inserisce in una più ampia strategia di rafforzamento della presenza dell’ordine in funzione antieretica, in area pedemontana.
La chiesa è anteriormente provvista di un porticato – o pronao – di forme classicheggianti, ornato di affreschi.
L’interno, di impianto centrale ovale, con volta ellittica, ardita ed elegante, è arricchito da due cappelle laterali e, in corrispondenza del presbiterio, da un ampio coro, in cui si innalza l’antico pilone.
Accanto ad una ricca dotazione di tavolette votive, si conservano importanti quadri sei-settecenteschi, per lo più dovuti alla committenza sabauda.
Nella cappella di destra si trova il monumento funebre di Ludovico Provana, primo marchese di Avigliana, morto nel 1656, mentre nel presbiterio, si erge l’altare maggiore in legno – eseguito, analogamente ai due laterali, nell’ambito della tradizione degli intagliatori cappuccini – sormontato dal polittico dell’Annunciazione di Defendente Ferrari, dono del duca Carlo Emanuele.
La decorazione della cupola, rappresentante l’Assunzione di Maria, è anch’essa opera di un pittore cappuccino, che la realizzò nel 1752, impiegando cartoni dipinti e inchiodati all’intonaco della volta, in occasione della celebrazione del centenario dell’incoronazione della Vergine.